lunedì 26 novembre 2012
Cani...quelli della Terza Età!
Ebbene si cari amici, i progressi fatti dalla medicina veterinaria in questi ultimi anni nell’ambito sia della prevenzione che della terapia hanno fatto sì che l’aspettativa di vita dei nostri amici sia notevolmente aumentata.
La popolazione canina è ormai costituita da un elevato numero di soggetti cosiddetti “anziani” o “senior” (oltre i 7-10 anni).
Tutto ciò ha comportato anche la diffusione di una serie di malattie legate alla “terza età”.
La disfunzione cognitiva del cane anziano è tra le varie quella che merita un’attenzione particolare!
Quano il nostro amico cane invecchia, si ha come nell’uomo, varie forme di declino: non solo relativamente alle funzioni biologiche ma anche di quelle cerebrali
Anche nel cane si può verificare sia un deficit delle capacità di apprendimento che una diminuzione della percezione e della memoria.
La disfunzione cognitiva nel cane, può equivalere ad una specie di Alzheimer nell’uomo e si individua quando si presentano certi sintomi:
- difficoltà a riconoscere luoghi o persone note
- alterazioni del ciclo sonno-veglia
- perdita della corretta abitudine a sporcare in luoghi adatti
- manifestazioni aggressive, disorientamento, ecc.
Questi sintomi vengono spesso considerati dal proprietario come inevitabili conseguenze del passare degli anni.
E questo è vero.
Ma è anche vero che sono campanelli di allarme che, se riconosciuti per tempo, consentono al veterinario di intervenire con un’adeguata terapia sia comportamentale sia nutrizionale e farmacologica.
Meglio non sottovalutarli!
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