lunedì 29 ottobre 2012
Mamma, Papà...sono stato io...Chiedo perdono!!!
Ecco finalmente un sito raccoglie le denunce dei padroni sfiniti dai malanni fatti dai loro animali domestici! Ed il tutto documentato con tanto di foto!
Ebbene si, tutti i momento sono documentati, da quando rubano il cibo, agli atti di bullismo con il gatto: le malefatte degli animali domestici vanno online!
Cani (e anche gatti), vergognatevi!
Come racconta il Daily Mail, in rete è comparso un Tumblr (un sito di microblogging) dal titolo Dogshaming che raccoglie le foto degli animali domestici mentre si autodenunciano per aver commesso fattacci di ogni tipo con cartelli scritti dai loro padroni.
Dall'aver fatto i bisogni dove non dovevano, passando per il furto di cibo non autorizzato, fino ai fenomeni di bullismo nei confronti del gatto di casa.
Insomma, la gallery della vergogna è online e tantissime sono le foto inviate a chi ha creato il sito. Tra i "delinquenti", ci finisce anche un gatto.
La confessione? «Mi sono mangiato tutti bastoncini di formaggio».
Ed i vostri amici si meriterebbero di finire in questi siti?
Se la risposta è SI vi aspettiamo qui per documentare le loro malefatte!!!
venerdì 26 ottobre 2012
Tecnologia a servizio di Pet!
Non c’è niente da dire, è un dato di fatto che negli
ultimi anni noi animali domestici siamo per fortuna, e finalmente, sempre più
considerati come “parte della famiglia”, ed un numero maggiore di proprietari ha
mostrato una crescente attenzione al confort, alla salute e alla sicurezza dei
propri amici a quattro zampe. Per questa ragione anche la tecnologia si è
velocemente indirizzata a sviluppare sistemi utili a garantire un migliore
stile di vita di noi animali domestici.
Porto a voi padroni qualche esempio interessante,
simpatico e curioso.
Il lavoro ti porta ad essere assente da casa per
parecchie ore? Ecco che allora sono disponibili mangiatoie automatiche e
fontane a flusso continuo per garantire cibo ed acqua fresca al tuo pet, cosi
come lettiere automatiche che rendono il lavoro di routine e l’odore della
lettiera sopportabili. Puoi installare dei sistemi di controllo e sicurezza a telecamera
in modo da poter in ogni momento controllare, dal tuo computer o da smartphone,
cosa sta facendo il tuo pet. Questi sistemi consentono inoltre ai proprietari
di disattivare a distanza il sistema di allarme per poter far accedere in casa un
petsitter.
Hai il timore che il tuo animale venga attratto da
qualche cosa di particolarmente interessante che lo porti ad abbandonare casa? Allora
puoi pensare di applicare al collarino del tuo pet un leggerissimo dispositivo
GPS che ti consente di monitorare il tuo animale via computer o smartphone.
Avvisi e-mail ti mostreranno inoltre la mappa di dove si trova il tuo pet.
Sei preoccupato per lo stato di salute del tuo pet? Una
nota azienda Giapponese ha realizzato un dispositivo che utilizza tecnologia
cloud computing che permette di monitorare lo stato di salute del tuo pet.
Questo piccolo strumento, applicato al collarino del tuo animale, mostra
diversi livelli di attività e fornisce dati molto preziosi. Il monitoraggio è
attivo e costante per 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, i dati
registrati dal dispositivo vengono monitorati e gestiti da smartphone
consentendone l’upload in cloud. Inoltre il servizio di cloud computing offre
ai proprietari un servizio di assistenza ed interpretazione dei dati attraverso
un semplice programma di health management.
Il gatto è fortemente attratto dallo schermo del tuo
computer o iPad? Non ti preoccupare e anzi
fallo divertire mettendogli a disposizione giochi appositamente pensati
per lui e scaricabili gratuitamente dal sito iPad Games for Cats.
Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia si
stia muovendo per migliorare il nostro stile di vita e la nostra convivenza con
gli umani. Personalmente sono molto contento di questa attenzione verso i
nostri confronti ma, ad essere sincero nessuna nuova invenzione potrà mai essere
piacevole quanto le carezze e le coccole della mia padrona!
E voi, cari amici Animali, cosa ne pensate?
martedì 23 ottobre 2012
Dubbi Senza Dimora
Un sabato diverso. Abbiamo voluto esserci
anche noi a Milano il 20 Ottobre all'iniziativa “La Notte dei Senza Dimora”per
dare un messaggio di attenzione e solidarietà alle persone che non hanno un
tetto sotto cui dormire. Abbiamo partecipato come individui naturalmente, senza
nessun riferimento al nostro social. Perché era giusto così.
Quindi è lecito chiedersi "ma cosa
c'entra eBauBlock con i senza dimora?" C'entra per almeno due motivi:
1. come diciamo nell' eBauPensiero, i
nostri amici animali ci sono da esempio nel riscoprire alcuni valori importanti
che - una volta riscoperti - dovrebbero trovare spazio nella realtà. Con tutti
i limiti delle persone normali quali siamo, la partecipazione a questa
iniziativa è uno dei nostri personali tentativi di dar vita a parole in cui
crediamo.
2. molto spesso le persone senza dimora
sono in compagnia di un animale senza dimora. E qualche volta, i meccanismi che
li spingono in quella situazione sono simili. (Pre)occuparsi di uno è farlo
anche per l'altro.
E l'iniziativa è stata bella davvero.
Una festa. Tutti assieme - anche se per poche ore - a condividere cibo, buona
musica, coperte e chiacchiere normali. E' stato toccante.
Ed è stato bello anche vedere moltissimi
giovani tra gli organizzatori e i volontari con la loro incredibile dose di
entusiasmo, tenerezza e decisione con cui animano la loro solidarietà. Quindi
un grazie a tutti quelli che hanno voluto e organizzato questa notte!
Dopo l'evento, ci siamo ritrovati a
scambiarci qualche pensiero. Ci piaceva l'idea di condividere l'esperienza ma -
in tutta sincerità - non è stato così facile dare un indirizzo preciso alle
emozioni.
Perché, oltre alle molte cose belle,
sono emersi anche alcuni interrogativi. E visto che questi sono emersi, questi
condividiamo.
Ad esempio, abbiamo notato che dal punto
di vista mediatico l'iniziativa non ha tirato molto. Certo c'è stato il
servizio sul Tg regionale, ma tutt'altra cosa rispetto alle rubriche che i Tg
nazionali dedicano quotidianamente ad altri temi sociali. Sembrerebbe passato l’interesse
suscitato da quel giornalista che portò sul piccolo schermo storie di senza
dimora creando una trasmissione di successo.
E' chiaro che l'ultima cosa di cui
vogliamo parlare è la classifica delle disgrazie, né vogliamo addentrarci nelle
ovvie motivazioni (prettamente) commerciali che spingono tv e radio nazionali a
fare rubriche periodiche su altri argomenti.
Ma ci siamo chiesti se questa
"tiratura limitata" sia imputabile solo alle capacità e alle
possibilità di promozione sulle quali l'organizzazione poteva contare, o se ci
sia qualcos'altro.
Un sentimento che noi abbiamo
individualmente provato è stato il senso di colpa. Seppur irrazionale, illogico
e ingiusto visto che nessuno di noi ha contribuito a mettere nessuno nella
condizione di senza dimora, il senso di colpa c'era. Questo sentimento è solo
nostro o forse è più diffuso? e può tener lontane le persone?
Bastano poche parole scambiate con
qualcuno di loro per capire che ciascuno è un mondo a se. E come in tutta
l'umanità, c'è il mondo buono e quello meno buono. C'è chi in quella situazione
ci è stato spinto e chi l'ha scelta. E se è vero che non dovremmo cercare di
capire a tutti i costi il perché ma solo rispettare senza avere la pretesa di
volergli cambiare la vita a tutti i costi, la domanda se "avessero fatto
tutto il possibile" per non entrarci è affiorata in noi.
Se di fronte ad un malato è piuttosto semplice
dire che non è colpa sua (per quanto possa non essere vero) è lo stesso anche
per i senza dimora? Al nostro senso di colpa latente può affiancarsi anche la
loro colpa latente ? e questa può tener lontane le persone ?
Quando in tarda serata stavamo
rientrando a casa, nei 500 mt che ci separavano dalla metrò abbiamo incontrato
7 persone che ci hanno chiesto l'elemosina. Non l'abbiamo data a tutti. E se è
vero che aiutare qualcuno è meglio che aiutare nessuno e che - per noi normali
- è impossibile aiutare tutti, la sensazione della battaglia persa è stata
evidente. E' una cosa solo nostra ? e questo può tener lontane le persone ?
Come vedete non abbiamo risposte. Solo
domande. Dubbi sinceri - e forse sconvenienti - che animano persone normali che
trovano valore in una carezza ad un cucciolo e ad una persona.
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Abbiamo fatto alcune foto che
potete trovare nell’album “La Notte dei Senza Dimora” della nostra pagina FB http://www.facebook.com/?sk=welcome#!/ebaublock.sitoweb
.
Anche
se l’evento è finito il problema resta. Se pensi sia utile non dimenticare puoi
continuare a condividere il Video http://www.youtube.com/watch?v=-E1DCvrjLsM&feature=youtu.be all'interno del tuo Sito o della tua Pagina
Facebook.
martedì 16 ottobre 2012
La Notte dei Senza Dimora!
eBauBlock promuove la notte dei senza dimora.
Perché?
Perché è grazie al contributo di tutti che si può regalare ai più sfortunati una notte
"diversa".
Non solo.
Spesso i senza dimora hanno un amico peloso.
Anche questo amico aveva una famiglia.
Finché qualcuno non ha deciso di ABBANDONARLO.
Grazie a tutti quelli che hanno voluto questa notte!
Aiutaci a promuovere questo evento postando il Video http://www.youtube.com/watch?v=-E1DCvrjLsM&feature=youtu.be all'interno del tuo Sito o della tua Pagina Facebook.
La Notte dei Senza Dimora! Condividi questo Video
venerdì 12 ottobre 2012
4 milioni di cani uccisi ogni anno!
Cari Amici oggi, con questo articolo, voglio portare alla
vostra attenzione questo dato veramente allucinante: dai tre ai quattro milioni
di Animali adottabili vengono sacrificati ogni anno nei rifugi degli Stati Uniti
d’America. Altri ancora vagano per le strade, malati ed affamati, abbandonati
dalle famiglie che un tempo li amavano.
Quali le ragioni che stanno alla base dell’allarmante
numero di animali indesiderati, che vengono abbandonati e sacrificati ogni
anno? Per dare delle risposte a queste domande, e per provare a mettere fine a questo
fenomeno, l’American Association’s Animal Welfare Research Institute ha promosso uno studio suddiviso in tre diverse fasi.
La prima fase, recentemente conclusa, aveva come
obiettivo quello di comprendere il perché cosi tante famiglie americane non
hanno un Amico peloso in casa.
Su circa
118 milioni di famiglie negli Stati Uniti, solo 46 milioni posseggono un cane e
solo 39 milioni un gatto. Comprendere le ragioni per cui le persone scelgono o
meno di possedere un Animale domestico è il primo passo verso lo sviluppo di
strategie efficaci per ridurre il numero di abbandoni ed i tassi di eutanasia
che ne derivano.
Lo studio ha evidenziato che le ragioni principali sono dovute ai costi di mantenimento associati, mancanza di tempo per prendersi cura dell’Animale, avversione verso gli Animali da compagnia, dolore troppo forte per la perdita di un precedente Animale.
Lo studio ha evidenziato che le ragioni principali sono dovute ai costi di mantenimento associati, mancanza di tempo per prendersi cura dell’Animale, avversione verso gli Animali da compagnia, dolore troppo forte per la perdita di un precedente Animale.
Altre
tendenze sulle quali riflettere:
Nonostante
le massicce campagne di educazione pubblica che incoraggiano gli Americani ad
adottare dai rifugi, meno di un quarto dei proprietari hanno ottenuto il loro
Animale domestico da un rifugio.
Nonostante
la pubblicazione di molti studi che hanno dimostrato quali enormi benefici
fisici ed emotivi siano generati dal rapporto tra anziano ed Animale domestico,
i cittadini che hanno superato i 65 anni si sono dimostrati tra i meno inclini
a considerare la compagnia di un Pet. Oltre il 60% di chi in precedenza ha
posseduto un Animale domestico non lo vuole più avere, per arrivare a superare
la soglia del 90% di chi non lo ha mai avuto in precedenza.
Ora l’
American Humane Association sta analizzando nel dettaglio tutti i dati raccolti
per organizzare il proprio lavoro futuro con l’obiettivo di mettere in atto
delle strategie per migliorare i tassi di ritenzione a seguito dell’acquisto di
un Animale domestico. Altre strategie verranno messe in atto per sostenere i
giovani potenziali proprietari di Animali domestici, cosi come per identificare
e mettere in atto metodologie di aiuto a superare il dolore per la perdita di
un Animale, per aumentare la motivazione ad adottare un Animale da un rifugio, ed
infine per l’abbattimento di barriere esistenti alla proprietà quali
restrizioni abitative e veterinarie.
Sono molti
altri gli ostacoli da superare per contribuire a mantenere il maggior numero di
Animali domestici adottabili fuori dai rifugi Americani, e per diminuire
sensibilmente il numero di Animali senza tetto. Tuttavia, questo approccio
strategico al problema ci fa ben sperare che i numeri impressionanti degli Animali
domestici sacrificati annualmente negli Stati Uniti si possano al più presto ridurre,
e ridurre in modo significativo.
Lo studio completo è disponibile all'indirizzo: www.americanhumane.org/aha-petsmart-retention-study-phase-1.pdfmartedì 9 ottobre 2012
Cosa fanno gli animali in autunno? Ma vanno in letargo!!!!
Sapete perché tutti noi vorremmo trascorrere le giornate sotto le coperte?
Perché è arrivato l’autunno e sentiamo che fuori inizia l’aria fresca e ci vorremmo proteggere.
E questo vale anche per i nostri amici animali!
Ma come fanno loro a proteggersi?
Andando in letargo!
Il letargo è uno stratagemma della natura che aiuta certi animali a superare i mesi più freddi dell'anno.
Il letargo non è solo un lungo sonno ma è un totale rallentamento delle attività : la respirazione diviene lenta, il battito cardiaco è quasi impercettibile, la temperatura diviene bassissima (intorno ai 10°), l'apparato digerente è inattivo e la sensibilità ridotta al minimo.
Viene allora da chiedersi ma come un animale a sopravvivere? Da dove prende l'energia?
Prima di cadere in letargo l'animale accumula tantissime energie sotto forma di grasso corporeo a cui attingerà durante il letargo (che può durare da settimane a mesi!). Tra i più famosi animali che cadono in questo stato di torpore sonnolento troviamo il ghiro (da qui il modo di dire "dormi come un ghiro!") che dorme fino a 6 mesi per poi svegliarsi, mangiare qualche piccolo frutto e riaddormentarsi, le marmotte, i ricci e gli orsi. Nei paesi freddi anche altri animali cadono in letargo: serpenti, lucertole, chiocciole, tartarughe, rospi, rane, vermi, farfalle e tantissimi insetti!
Vi sono poi animali che del letargo proprio non sentono il bisogno, ad esempio i passeri e molti altri uccelli non migratori, le anatre, altri che dormono di giorno ma sono attivi di notte, come i cinghiali, i cervi, i camosci, i caprioli e le lepri.
E per quanto riguarda invece i nostri animali domestici…
beh di certo loro non vanno in letargo come i ghiri ma fanno delle dormite sul divano che a volte hanno dell’incredibile!!!
venerdì 5 ottobre 2012
Cavalli, corse e la Piaga del Doping!
Carissimi Amici, oggi vi voglio far riflettere sulla
grande piaga che da anni sta’ invadendo il mondo delle corse dei Cavalli: il
Doping.
Alcuni dati domestici diffusi dalla LAV dicono che in
Italia:
1.
ogni due giorni un Cavallo viene drogato;
2.
il fenomeno del doping sui Cavalli è presente in 15
regioni;
3.
non c’è ippodromo né corsa di galoppo o trotto che sia
immune da questa pratica.
Quali sono le sostanze che vengono più comunemente
utilizzate per questa orrenda pratica?
Caffeina, cocaina, morfina, analgesici di vario tipo
utilizzati per aumentare il livello di prestazione ed eliminare il dolore, e
quindi per far correre Cavalli infortunati, ma anche farmaci di ultimissima
generazione. Sostanze che annullano la
fatica ed altre anabolizzanti, quali ad esempio l’ormone della giovinezza,
antinfiammatori che aumentano le capacità respiratorie, sino ad arrivare al
veleno del cobra o, come scoperto in questi ultimi mesi, ad una “spremuta” di
sostanza tossica ricavata dalla secrezione di alcune rane sud Americane.
Per fortuna nel mondo dell’ippica esiste un codice internazionale
assai selettivo e restrittivo sull’utilizzo di farmaci, che è stato appunto studiato
per ridurre i rischi per la salute dei purosangue in pista. Infatti, il
fenomeno del doping è purtroppo diffuso a livello mondiale.
Ci sono poi paesi come gli Stati Uniti d’America nei quali ogni stato applica una propria legge locale, e
nei quali non sono previsti stretti controlli anti doping pre-gara. Così, il
più delle volte, i farmaci che i cavalli ricevono in dose massiccia subito prima
delle corse sono del tutto legali, ed inoltre hanno un effetto
misurabile solo nell’arco di tempo della durata della gara. L’insieme di tutto
ciò, a fatto si che negli USA la situazione su questo tema sia a dir poco drammatica.
A volte i numeri sono meglio delle parole:
·
I tassi di mortalità dei cavalli da corsa negli USA sono
da due a tre volte superiori a quelli di altri Paesi che non consentono l’utilizzo
di farmaci normalmente utilizzati per coprire infortuni muscolari dei cavalli;
·
più di 3500 cavalli, negli ultimi tre anni, sono morti durante le corse o hanno dovuto
essere abbattuti a seguito di lesioni irreparabili;
·
infortuni mascherati da antidolorifici sono la causa più
comune di abbattimento dei cavalli durante o a fine gara;
·
quasi il 90% dei cavalli che vengono abbattuti a seguito
di lesioni musco-scheletriche gravi erano già infortunati prima di prendere il
via alla gara;
·
18 dei 20 migliori allenatori di purosangue americani,
sono stati citati per doping illegali.
Per fortuna anche negli stati uniti, lo scorso Maggio, è
stato introdotto un disegno di legge che vieta la somministrazione di qualsiasi
tipo farmaco, ai cavalli, il giorno stesso della gara. Quindi, cari amici, anche
negli USA qualche cosa si sta’ muovendo, anche se in realtà quello che si stà
facendo per eliminare questa piaga sembra essere veramente troppo poco.
Ma i farmaci non sono l’unico problema. Se in passato un purosangue veniva allevato allo scopo di durare il più a lungo possibile, oggi sembra che molti allevatori vogliano costruire il più velocemente possibile il Cavallo migliore da sfruttare per un breve periodo. I cavalli da corsa moderni vengono infatti allevati per massimizzare le caratteristiche che li rendono veloci, e questo a scapito di caratteristiche che li dovrebbero rendere anche robusti. Questo sta’ generando Cavalli con caviglie troppo sottili rispetto alle dimensioni abnormi della cassa toracica. Immaginate un animale del peso di una mezza tonnellata, che corre a più di 30 km l’ora sostenuto da ossa della caviglia più sottili di un polso umano.
Ma i farmaci non sono l’unico problema. Se in passato un purosangue veniva allevato allo scopo di durare il più a lungo possibile, oggi sembra che molti allevatori vogliano costruire il più velocemente possibile il Cavallo migliore da sfruttare per un breve periodo. I cavalli da corsa moderni vengono infatti allevati per massimizzare le caratteristiche che li rendono veloci, e questo a scapito di caratteristiche che li dovrebbero rendere anche robusti. Questo sta’ generando Cavalli con caviglie troppo sottili rispetto alle dimensioni abnormi della cassa toracica. Immaginate un animale del peso di una mezza tonnellata, che corre a più di 30 km l’ora sostenuto da ossa della caviglia più sottili di un polso umano.
Queste informazioni devono farci
riflettere; ogni volta che osserviamo una gara di Cavalli ricordiamoci di
questi pochi dati.
I Cavalli sono nati si per correre, e a me piace molto vederli
correre, ma tutti dovrebbero poter correre liberi.
E voi cosa pensate, Non sarebbe veramente bello poter
eliminare qualsiasi forma di sfruttamento di questo stupendo animale?
lunedì 1 ottobre 2012
Dare l'addio a cani, gatti & Co. da oggi si può
Gli animali in Italia sono ormai membri della famiglia a tutti gli effetti: gli parliamo,li coccoliamo,li viziamo. Vivono con noi e noi cerchiamo di fargli fare la nostra vita e fargli prendere le nostre abitudini.
Questo lo si può notare nella vita di tutti i giorni dove spesso i suoi diritti vengono sanciti ed urlati da più organizzazioni.
Purtroppo però, quando il nostro pelosetto muore vediamo che torna ad essere quello che lanostra società gli impone:un oggetto.
E così o si è fortunati da avere un pezzetto di verde di proprietà dove dargli una sepoltura fai da te, o non resta che l'inceneritore per i rifiuti.
I cimiteri per animali che stanno spuntando qua e là in Italia sono ancora troppo pochi per dirsi un servizio utile al cittadino. Non solo:quello che offrono questi cimiteri non è nulla dipiù che una sepoltura un po' più professionale e dignitosa. Che è già molto rispetto alla discarica
Finalmente però a Perugia è nata la prima agenzia di servizi funerari per cani, gatti e altri amici pelosi o pennuti. Così da una sepoltura professionale ora abbiamo la "degna sepoltura". E così, con grande spirito imprenditoriale, un gruppo di soci ha provveduto a creare la «Funeral planner», una società che si occupa in toto dell'organizzazione di funerali per animali di affezione di qualunque specie, razza o taglia.
«Funeral planner» è operativa in tutt'Italia (isole escluse) e fornisce preventivi gratuiti e costi variabili. Promette infatti che le spese varieranno in relazione alla disponibilità economica del proprietario dell'animale trapassato, addirittura con possibilità di esequie gratuite o a prezzo di costo in caso di famiglie non abbienti.
Nulla da stupirsi dal momento che quello del pet care è un settore in continua espansione e apparentemente immune alla crisi.
Purtroppo però, quando il nostro pelosetto muore vediamo che torna ad essere quello che lanostra società gli impone:un oggetto.
E così o si è fortunati da avere un pezzetto di verde di proprietà dove dargli una sepoltura fai da te, o non resta che l'inceneritore per i rifiuti.
I cimiteri per animali che stanno spuntando qua e là in Italia sono ancora troppo pochi per dirsi un servizio utile al cittadino. Non solo:quello che offrono questi cimiteri non è nulla dipiù che una sepoltura un po' più professionale e dignitosa. Che è già molto rispetto alla discarica
Finalmente però a Perugia è nata la prima agenzia di servizi funerari per cani, gatti e altri amici pelosi o pennuti. Così da una sepoltura professionale ora abbiamo la "degna sepoltura". E così, con grande spirito imprenditoriale, un gruppo di soci ha provveduto a creare la «Funeral planner», una società che si occupa in toto dell'organizzazione di funerali per animali di affezione di qualunque specie, razza o taglia.
«Funeral planner» è operativa in tutt'Italia (isole escluse) e fornisce preventivi gratuiti e costi variabili. Promette infatti che le spese varieranno in relazione alla disponibilità economica del proprietario dell'animale trapassato, addirittura con possibilità di esequie gratuite o a prezzo di costo in caso di famiglie non abbienti.
Nulla da stupirsi dal momento che quello del pet care è un settore in continua espansione e apparentemente immune alla crisi.
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